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Da nutrizionista mi capita regolarmente di seguire donne in gravidanza e la richiesta più frequente è quella di non aumentar eccessivamente il peso e di riperdere il più velocemente dopo il parto.

L’altra motivazione è l’obbligo del ginecologo o del reparto ospedaliero di competenza, di mettersi a dieta quando la curva da carico di glucosio risulta alterata.

Invece secondo me, tutte le donne in gravidanza dovrebbero mettersi a dieta, soprattutto per preoccuparsi di mangiare al meglio e il più completo e nutriente possibile , per assicurare le necessità nutrizionali per sé e il bambino, sostenerne il miglior stato di salute e porre maggior attenzione alla qualità dei cibi. Strutturare una dieta per la gravidanza con questi criteri, non prevede eccessi, ma prevede sazietà, varietà, gusto, bontà e piacere.  Se la ristrettezza alimentare in gravidanza è pericolosa, lo è altrettanto la libertà assoluta di mangiare tutto ciò che più piace, se quello che piace poi sono i dolci …. quello che aumenterà in maniera pericolosa non sarà solo il peso ma anche il rischio di  problematiche legate ad alterazioni del metabolismo.

Riporto una carrellata di considerazioni (che condivido) legate alla dieta ristretta in gravidanza (Fonte: www.mammole.it)

GRAVIDANZA: L’OSSESSIONE PER LA DIETA È RISCHIOSA

modulo alimentazione

 

A differenza di quanto si possa comunemente pensare, la malnutrizione durante il periodo di gravidanza non è solo un problema relativo ai paesi sottosviluppati ma anche alle popolazioni ricche, complice l’ossessione per la dieta e la paura di perdere il proprio peso forma.

 

Purtroppo l’immagine ideale di bellezza si sta diffondendo con troppa forza nel popolo femminile, favorendo l’incidenza di fenomeni come la depressione post-partum, soprattutto fra le donne che hanno perso il contatto con il proprio corpo e l’immagine a cui erano abituate.

 

Questo fenomeno è tra i fattori di rischio della malnutrizione, fra le donne che non vogliono ritrovarsi in sovrappeso durante  gestazione.
Se nei paesi sottosviluppati questa è una seria problematica causata dall’assenza dei macronutrienti essenziali, nei paesi sviluppati, invece, la causa risiede nelle ideologie iconiche.

 

Molte, infatti, sono le donne gestanti che seguono un’alimentazione eccessivamente restrittiva per evitare di aumentare di peso; altre seguono un’alimentazione ad esclusione del tutto casuale e basata sulle proprie opinabili conoscenze alimentari, innescando una serie di meccanismi organici a catena che, inevitabilmente, si ripercuotono sulla salute e sullo sviluppo del feto.
Le alimentazioni molto selettive, poi, come la dieta vegan e quella vegetariana, se non seguite con criterio, rischiano di escludere quei macronutrienti fondamentali ad una gravidanza controllata ed equilibrata.

 

Il principale problema a cui madre e feto vanno incontro è la malnutrizione, che nella gestante si presenta con sintomiche vanno dalla stanchezza alla caduta dei capelli, mentre nel feto può avere un’influenza più seria e permanente: malformazioni congenite, malassorbimento, ritardo nell’accrescimento, ritardi mentali e problematiche fisiche e psico-motorie che potrebbero riflettersi anche post-nascita.

 

Altissima, per esempio, è la percentuale di mortalità infantile neonatale nei paesi sottosviluppati, dove ad una scarsa nutrizione intrauterina del feto, si possono associare malattie pre-esistenti della gestante. Ma se queste sono situazioni presenti in paesi al limite della vivibilità da un punto di vista igienico-sanitario, perché riproporre le stesse potenziali problematiche in paesi dove la carenza nutrizionale e la scarsa igiene non sono un problema quotidiano e comune? L’interessamento ossessivo per la dieta e anche per l’esercizio fisico espongono il feto a gravissimi danni, nonché la madre ad aborto prematuro.

 

Se da un lato tutte le evidenze scientifiche supportano i benefici dell’attività fisica in gravidanza, vi sono donne che eseguono un’attività fisica tutt’altro che adeguata e consona al mese di gestazione, mettendo a rischio non solo il nascituro ma anche la loro stessa salute.

 

E’ importante, quindi, che arrivi un messaggio: l’aumento di peso deve sempre essere commisurato alla crescita del feto, per cui un piano alimentare seguito da operatori specializzati e un programma di attività fisica improntato al rispetto della fisiologia della gravidanza, svolto con professionisti adeguatamente formati,  possono essere la soluzione ideale per mantenersi in forma assicurando la sicurezza del feto.

Fonti:
http://salute24.ilsole24ore.com/articles/18147-malnutrizione-in-gravidanza-e-dovuta-all-ossessione-per-la-dieta?refresh_ce
http://magazine.expo2015.org/cs/Exponet/it/economia/la-malnutrizione-delle-gestanti-causa-il-50–delle-morti-infantili