Ultima sezione di questa carrellata delle motivazioni che rendono una dieta fallimentare.

dieta personalizzataDIETA NON PERSONALIZZATA: se la dieta non piace, non soddisfa i gusti, le abitudini, le predisposizioni e le necessità pratiche quotidiane, sarà difficile continuarla a lungo. Se il pasto previsto  dalla dieta, è difficile da trovare od organizzare, oppure non piace proprio, sicuramente si opterà per altre scelte alimentari, che potrebbero non essere idonee a raggiungere lo scopo dietetico. Per questo, molte diete pre-formate, con protocolli standardizzati uguali per tutti, vengono inevitabilmente abbandonate, prima o poi. Io dico sempre … il minestrone di verdura fa bene a tutti, ma se lo inserisco a pranzo ad un agente di commercio, non lo mangerà mai! A mio parere e sulla base dell’esperienza professionale, personalizzare la dieta sulla persona, permette di ottenere una maggiore attinenza  a lungo termine ed un risultato duraturo nel tempo. Anzi, bisognerebbe parlare di ‘stile alimentare’, piuttosto che di ‘dieta’, nell’ottica di modifiche nel comportamento e nelle scelte alimentari (e nello stile di vita), per arrivare a sane abitudini, ideali per la persona in oggetto, che migliorino la qualità di vita, lo stato di benessere e di salute e che quindi, possano entrare a far parte integrante della vita propria del soggetto.

PERDITA DI MOTIVAZIONE: per ottenere un risultato, è necessario perseverare.motivazione 2 All’inizio di una dieta è facile fare tutto, l’entusiasmo e la volontà iniziale possono fare sopportare tutto, anche diete marziali, chetogeniche, fortemente ipocaloriche e privative (sconsigliate), ma dopo le prime settimane l’entusiasmo passa e si comincia a ‘sgarrare’: la cena, la festa, la voglia di dolce .. e tutto va all’aria. Con una dieta equilibrata e adeguata, questo è molto meno frequente e marcato, se la dieta fa star bene, viene voglia di continuarla, ma, anche in questo caso, a volte, si perde la motivazione. Perché? Senza entrare in aspetti che non mi competono, la motivazione efficace, che perdura nel tempo, è quella profonda: non si riesce a fare la dieta se lo si fa perché ce lo ha detto il marito, la moglie, perché la fa l’amica o per provare. Si fa la dieta perché si ha voglia di occuparsi di se stessi, di stare meglio, per acquisire un modo sano di mangiare, perché siamo convinti di aver bisogno e di meritarci  un cambiamento in meglio. La motivazione va trovata dentro di sé, e sicuramente c’è, bisogna solo allenarsi a mantenerla. L’attività fisica regolare può essere molto utile anche per allenare la motivazione: abituarsi a sostenere lo sforzo fisico, aumenta la fiducia in se stessi, la determinazione, la positività.  Vi è mai capitato di volere fortemente una cosa e di perseguirla testardamente, nonostante le difficoltà, fino a che non l’avete raggiunta? Vi è mai capitato di dover seguire delle regole, degli orari, degli schemi, anche se a volte sarebbe stato più comodo fare in altro modo, ma che sono state utili per ottenere uno risultato stabile e vantaggioso? Le stesse metodiche di disciplina e perseveranza, applicate alla dieta portano ugualmente al risultato voluto e stabile, con tutti i suoi vantaggi: soddisfazione, felicità, migliore accettazione di sé, migliore aspetto fisico, maggior stato di benessere: perché rinunciare a tutto questo? Chiunque può riuscire a fare una dieta se questa non affama, piace, fa stare bene e fa ottenere graduali risultati duraturi.  La motivazione è dentro ognuno di noi, va curata e nutrita continuamente, visualizzare l’obiettivo permette di non dimenticarselo. motivazione 3Mettetevi davanti allo specchio e immaginatevi come vorreste essere (obiettivi fisiologici – no allungamento dell’altezza o cambiamento della struttura ossea …): visualizzate il vostro corpo più magro, più tonico, più asciutto come volete voi, immaginate la sensazione che proverete quando sarete così e vi guarderete nuovamente allo specchio … quindi basta mettersi al lavoro: una buona dieta, un po’ di attività fisica regolare e dritti verso l’obiettivo! La voglia irrinunciabile di dolci, la dipendenza da fast food o da pizza (SE LA DIETA E’ SUFFICIENTE) … è solo un’idea! Sarà molta di più la gioia di vedersi e stare bene, che il rammarico per la rinuncia a cibi ‘ingrassanti’ facilmente sostituibili.

Dott.ssa Beatrice Molinari

Biologa Nutrizionista – Specialista in Scienza dell’Alimentazione