Un recente studio rivela che il paradigma finora usato per la prevenzione delle arteriamalattie cardiovascolari, basato sulla riduzione dell’assunzione di grassi, anche saturi,  richiede un urgente aggiornamento. Non ci sono più prove che l’assunzione di grassi saturi sia correlata ad un aumento delle malattie vascolari: una recente metanalisi non ha trovato alcuna associazione tra consumo di grassi saturi e mortalità per tutte le cause, malattia coronarica (CHD), ictus ischemico o diabete di tipo 2 negli adulti sani. Nello stesso modo, in soggetti già affetti da CHD in fase iniziale, non è stato riscontrato nessun beneficio dalla riduzione dei grassi, compresi quelli saturi sulla riduzione di infarti miocardico, mortalità cardiovascolare e mortalità in generale. (In uno studio in donne in post-menopausa , l’assunzione di grassi saturi  era associata a minore progressione dell’aterosclerosi, mentre l’assunzione di carboidrati e grassi insaturi era associata a maggiore progressione)

Sembra che PREVENIRE L’ATEROSCLEROSI SIA IMPORTANTE MA CHE  L’ATEROTROMBOSI SIA IL VERO ASSASSINO! La deposizione di colesterolo all’interno della parete delle arterie e successiva formazione di placca (aterosclerosi)  porta ad una riduzione del lume dell’arteria. Ma la maggior parte degli eventi cardiaci/coronarici si verifica quando l’ostruzione dell’arteria è ancora al di sotto del 70%. Il vero problema è quando la placca si rompe, in questo caso può verificarsi una trombosi o un’infarto entro pochi minuti!

Anzichè la riduzione dei grassi  e dell’apporto calorico della dieta, sembra che la dieta Mediterranea, che include almeno 4 cucchiai di olio extravergine di oliva o una manciata di noci abbia ridotto del 30% gli eventi cardiovascolari in un campione di 7500 pazienti ad alto rischio, nonostante nessuna differenza significativa nei livelli di colesterolo LDL. Il merito sembra sia del contenuto in omega 3 e polifenoli contenuti in noci, olio, verdure e pesci grassiomega 3 fonti alimentari

L’importanza del COLESTEROLO LDL negli ultimi anni è stata esagerata, studi rivelano che la sostituzione di grassi saturi con oli vegetali, è correlato ad un aumento della mortalità per malattie cardiovascolari nonostante la diminuzione del colesterolo LDL e colesterolo totale.

il RAPPORTO TRA COLESTEROLO TOTALE E HDL E’ IL MIGLIOR PREDITTORE DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE, un alto rapporto Colesterolo TOT/HDL aumenta il rischio ed è anche indicatore di insulino-resistenza.  Un elevato rapporto Coltesterolo TOT / HDL scende HDL LDL cartoonrapidamente con cambiamenti dietetici come sostituzione di carboidrati raffinati con cibi grassi e salutari.

Quindi la prevenzione più efficace è quella che combatte la resistenza all’insulina: rispetto alle persone sedentarie quelle che  camminano svelti o per più di 150min / settimana hanno un’ aspettativa di vita di 3,4-4,5 anni  in più, indipendentemente dal peso corporeo.

Un altro fattore di rischio per CHD è lo stress ambientale. Un trauma infantile può portare a una diminuzione media dell’aspettativa di vita di 20 anni. Lo stress cronico aumenta la resistenza ai recettori dei glucocorticoidi, che si traduce in una mancata
regolazione della 
risposta infiammatoria. La combinazione in uno stile di vita di un sano
di: dieta, movimento regolare e riduzione dello stress, migliorerà la qualità della vita, ridurrà la mortalità cardiovascolare e per tutte le cause.

La malattia coronarica è una malattia infiammatoria cronica e può essere ridotta efficacemente camminando 22min al giorno e mangiando cibo  sano QUESTO E’ UN INTERVENTO SEMPLICE MA POTENTE!

 

 

 

 

Malhotra ARedberg RFMeier P Saturated fat does not clog the arteries: coronary heart disease is a chronic inflammatory condition, the risk of which can be effectively reduced from healthy lifestyle interventions. Br J Sports Med. 2017 Aug;51(15):1111-1112. doi: 10.1136/bjsports-2016-097285. Epub 2017 Apr 25.